martedì 22 novembre 2011

GURU BLUES

Massimo Carlotto in un'intervista concessa a Notorious, l'agenzia di comunicazione che ha seguito Bolascolegge 2011, ha risposto alla domanda "quali pensi sia il futuro del Nord Est?" dicendo che non v'è alcuna previsione ottimistica. Nulla di buono fino a quando non vi sarà un risveglio collettivo. Già. Il risveglio collettivo che credo passi inevitabilmente dal risveglio del singolo, ma  cosa sia il risveglio del singolo non lo so. E' connesso probabilmente dalla consapevolezza di se' stessi, dal capire dove si è e cosa si fa. Forse. Comunque una roba personale. Già, penso proprio una roba personale. Un po' d'anni fa, prima che uscisse "A Pedate", venne organizzato uno spettacolo sul calcio preparatorio all'esordio del libro in cui raccontavo storie di quel benedetto/maledetto sport accompagnato al piano da Marcelo Zallio. Fu un buono spettacolo, probabilmente un po' troppo lungo, ma insomma non male. M'arrivarono poi dei commenti, uno dei quali fu: "Ma questo Ballestracci non dà nessun messaggio forte sulla vita...". La signora in questione desiderava che, insomma, io le indicassi un'ipotesi di comportamento perpetuo. Proprio io, che mi son separato dalla moglie con un bambino di sette mesi e che sono perennemente senza una lira, che faccio i salti mortali per arrivare in fondo al mese, dovrei mettermi ad indicare la strada agli altri per vivere meglio. Per illuminare loro la via. Ora se potessi reincontrare quella signora un consiglio dal cuore glielo darei. Ecco, per esempio, facciamo finta che ora, mentre sto scrivendo, la tizia riappaia. Finalmente la potrei indirizzare a qualcuno che la può illuminare, che le può dare un punto di riferimento eterno, un centro di gravità permanente, che ha già indirizzato tanti altri. Signora vada in libreria. Non occorre che entri, basta che guardi la vetrina. E' interamente stipata di libri che parlano di Steve Jobs. Ne scelga uno a caso e lo compri. Lo apra e finalmente creda in se' stessa. Come diverse migliaia di altre persone che finalmente credono all'impalbabilità di un sogno. Che penso non c'entri un cazzo col risveglio collettivo.